Il 12 dicembre 2019 il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha risposto alla richiesta di accesso civico presentata da ASGI, nell’ambito dei progetti Sciabaca e Oruka, finalizzata a ottenere informazioni sul finanziamento di un milione di euro ad UNHCR per l’evacuazione umanitaria verso il Ruanda di richiedenti asilo e rifugiati detenuti nei campi di detenzione in Libia.
Pubblichiamo i documenti di cui il MAECI ha fornito copia:
Proposta di progetto di UNHCR per l’evacuazione di 500 migranti dalla Libia verso il Ruanda
Decreto del MAECI con il quale si autorizza la relativa spesa
Intesa tecnica tra governo italiano e UNHCR
Dalla proposta di progetto si evince che i migranti evacuati in Ruanda non saranno tutti reinsediati: al contrario, il progetto prevede che alcuni di essi saranno “aiutati” a fare ritorno in paesi di primo asilo, altri rimpatriati volontariamente nei paesi di origine, mentre per altri potrebbe aprirsi la strada di una permanenza prolungata in Ruanda.
Per quanto riguarda altri documenti relativi all’attuazione del progetto, il MAECI ha informato ASGI di non essere in possesso né di linee guida sul funzionamento del meccanismo di evacuazione, né di piani dettagliati di attività, né di subappalti di UNHCR ad implementing partner che effettueranno il trasporto.
Il MAECI ha inoltre reso noto di non essere in possesso di alcun documento riguardante i diritti fondamentali delle persone coinvolte, quali ad esempio:
- garanzie richieste ad UNHCR nell’attuazione delle evacuazioni;
- criteri per individuare le persone da includere nel meccanismo di evacuazione;
- opzioni disponibili per le persone evacuate successivamente al loro trasferimento in Ruanda.
In altre parole, il Governo italiano si è limitato a finanziare l’evacuazione di 500 persone vulnerabili dalla Libia, senza ottenere da UNHCR alcuna garanzia in merito a chi sarà evacuato, con che modalità e con che prospettive.
Tale mancanza è tanto più grave se si considera che nella generalità dei casi l’evacuazione umanitaria riguarda persone che si trovano detenute nei tanti campi di detenzione presenti n Libia, spesso gestiti anche da gruppi armati, e in un contesto caratterizzato da estrema instabilità e violenza.
Per maggiori informazioni sui programmi di ETM (Emergency Transit Mechanism) si rinvia alla scheda ASGI a ciò dedicata.